Lo smodato utilizzo di antibiotici, pratica molto diffusa in tutto il mondo, sta portando conseguenze gravi alle popolazioni di tutto il mondo.

Una ricerca condotta dall'economista inglese Jim O'neil dimostra come l'utilizzo scriteriato degli antibiotici abbia provocato a livello mondiale il decesso di 700.000 persone. Lo studio ipotizza che, continuando su questa strada, i morti entro il 2050 potrebbero addirittura salire a 10 milioni.

In pratica, se si assumono antibiotici anche quando questo tipo di farmaco non è assolutamente indicato, l'organismo umano produce un tipo di batteri difficili da debellare e che possono portare alla morte in special modo nei casi in cui il paziente abbia un sistema immunitario efficiente.

E' come se ci si assuefacesse al farmaco che di conseguenza non ha poi la capacità di debellare la malattia per cui viene assunto. In questo modo, si rende nulla l'azione dell'antibiotico

Alcune nazioni poi, appaiono maggiormente a rischio, come il Messico, la Tirchia e la Nigeria.

Jim O'Neil dichiara: “Mettendo in evidenza gli enormi costi finanziari e umani che porterà la resistenza ai farmaci, questa ricerca pone l’accento che non si tratta solo di un problema medico ma anche di tipo sociale ed economico”

Se continueremo a far si che determinate infezioni risulteranno inattaccabili dagli antibiotici, tali infezioni potranno divenire così gravi e incurabili da determinare un numero di decessi maggiore di patologie cardiache e anche cancerose: una vera e propria pandemia.

Effettivamente, da diversi anni gli antibiotici vengono assunti per le motivazioni più disparate e distanti dall'applicazione reale di questa tipologia di preparati. Molte persone ricorrono infatti agli antibiotici anche per un semplice raffreddore e non si rendono conto che così facendo, rendono il proprio organismo sempre più attaccabile da infezioni gravi. Basterebbe seguir sempre il consiglio del proprio medico invece di decidere per l'auto prescrizione che genera sempre problematiche non di poco conto sulla salute e la sicurezza delle persone